Forza Sandro!

L’esimio ex-poeta, nonché ex-marxista, ex-comunista, ex-sindaco, ex-Svizzero, ex-parlamentare ed ex-Ministro Sandro Bondi, oggi potrebbe abbracciare il socialismo europeo. Ecco come il fu ministro per i Beni culturali ha colto tutti di sorpresa, spendendosi per la vittoria di Francoise Hollande, candidato all’Eliseo. Ma, sopra ogni cosa, colpisce la condanna che Bondi riserva alle politiche della Merkel e di Sarkozy, rei di non aver capito il pensiero di coesione sovranazionale che dovrebbe fondare l’Unione Europea.

«Paradossalmente  – ha detto Bondi – ci si può attendere una sostanziale modifica delle politiche europee dal successo del leader socialista francese Hollande piuttosto che dalla riconferma dell’attuale presidente Sarkozy. Sia Sarkozy che il Cancelliere tedesco Merkel, infatti, hanno smarrito quel filo conduttore dell’unità europea, proprio del pensiero conservatore e moderato dell’Occidente cristiano a cui si deve il progetto dell’unità europea, capace di tenere insieme la sfida dell’unità politica con la preoccupazione per la promozione di uno sviluppo economico che non metta ai margini le persone e i ceto sociali più deboli».

Bene. Sandro è pronto per cambiare di nuovo casacca e diventare un socialista tutto d’un pezzo. Aggiungendo un altro ex alla sua invidiabile livrea di defezioni.

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